Un detenuto italiano di 34 anni è evaso dal carcere di Marassi approfittando di un permesso premio di 8 ore. L'uomo era accompagnato da un volontario anziano e da una psicologa: doveva rientrare nel penitenziario ieri alle 17. Dopo aver fatto visita ai familiari, al momento di prendere il bus che da Brignole lo avrebbe riportato a Marassi, si è messo a correre sfuggendo al controllo degli accompagnatori. La presenza del volontario e della psicologa era stata decisa dal tribunale di sorveglianza. Lo rende noto Fabio Pagani, segretario regionale Uil Polizia penitenziaria. Il detenuto, che avrebbe finito di scontare la pena nel 2020, era in carcere per aver compiuto rapine legate alla tossicodipendenza. "Un fatto grave - dice Pagani - che avviene a poche ore dall'accordo 'Mi riscatto per Genova' sottoscritto tra Comune e ministero della Giustizia che prevede l'impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità. Servono nuove assunzioni per farsi carico dei controlli durante i permessi e sulle misure alternative alla detenzione".
L'evaso potrebbe aver compiuto già una rapina e proprio ieri sera, subito dopo la fuga. Potrebbe aver agito in una tabaccheria del centro storico dove un bandito si è fatto consegnare dal commerciante 400 euro. Durante il permesso l'uomo era scortato da una psicologa del carcere e da un volontario della Misericordia. L'evaso era in cella dal 2017.